Marco
Saya, Murales.
Interventi visivi di Marco Vecchio.
Libro di arte-poesia a tiratura limitata
(199 esemplari numerati a mano).
Edizioni L’Arca Felice, Salerno MMX,
pp. 40, più una litografia fuori testo.
Sapientemente ironico e sfuggente,
pieno di irresoluti interrogativi, di utopie irrag-giungibili, di memorie di
una gioia che affranca e che dispera: è questo il regno liquido, felicemente
malinconico, entro il quale si muove e si esprime la scrittura di Marco Saya,
una voce lontana dalle mode, un poeta che sa trasformare la scrittura in uno
strano gioco fitto di un’amarezza
repentina e, insieme, di un’inattesa e impreveduta felicità.
Mario Fresa
Marco Saya è nato a Buenos Aires il 3
aprile 1953. Dal ’63 risiede a Milano. Musicista jazz e scrittore. Tra le sue
pubblicazioni ricordiamo: Bambole di Cera (2000), edito da Antitesi-Laura Vichi Publisher; Raccontarsi (2002), raccolta di poesie
edita dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli; 4-poets, silloge poetica edita dalle
Edizioni Il Filo (2003); Noi, atomi alla
ricerca di un nucleo (2005) sempre con le
Edizioni Il Filo e Situazione temporanea
edita da Puntoacapo Editrice (2009). Ha condotto una rubrica musicale sul sito
della Rizzoli Speaker’s Corner.
Raccoglie, poi, importanti risultati nei vari
concorsi proposti (poesie e raccolta edita Situazione
Temporanea segnalate nelle ultime quattro edizioni del premio nazionale
Lorenzo Montano, curato da «Anterem») ed è risultato vincitore della XXIV
edizione del premio Nuove Lettere a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di
Napoli, sempre con la raccolta poetica Situazione
Temporanea.
*
cosa ci
stiamo a fare
svestiti
e
allunghi l’occhio
alle
scarpe s-lacciate
con la
terra dell’asfalto
- sotto -
e gli occhi tacciono.
*
qualcosa
nella dis-missione
di
qualche colore esterno
a
cornici
in un
altro muro,
in altre
pareti,
in altre
case,
dovunque,
accade.
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