Libri di arte, poesia e filosofia

La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

martedì 14 febbraio 2012

Bruno Conte




La plaquette  Kosmosi di Bruno Conte

Bruno Conte ha composto sette grafiche collage per Pentagrammi di Marco Furia


Il maestro Bruno Conte


Bruno Conte, TRA ES, con Tavole dell’Autore.
  Libro di arte-poesia a tiratura limitata (199 esemplari numerati a mano). Edizioni L’Arca Felice, Salerno 2010, pp.16, più una stampa fuori testo.

  «Succinto ed allusivo: questi gli aggettivi cui viene da pensare nel leggere questo raffinato e complesso testo. Succinto in quanto stringato, nobilmente laconico; allusivo poiché tendente ad evocare, a rivolgersi, con elegante assiduità, a qualcosa di non detto, di non esplicito. L'idea è forse quella di disegnare (anche) per assenza? Di tratteggiare forme dagli sfumati confini? Sì, non c'è dubbio. Uso a servirsi di matite e pigmenti, Bruno Conte sa benissimo che l'immagine consiste pure in ciò che essa, con il suo profilo, esclude e che, anzi, proprio la presenza d'un campo esterno la definisce, l'individua, la rende tale. ...Il buono, davvero, è qui anche bello» (dalla prefazione di Marco Furia).



    Bruno Conte è nato a Roma nel 1939. Espone alla VII e VIII Quadriennale di Roma nel 1955 e nel 1960. Nel 1956 alla XXVIII Biennale di Venezia. Tra il 1959 e il 1961 elabora immagini con testi poetici e sviluppa la sua parallela attività letteraria. Nei primi anni '60 le pitture acquistano consistenza materica. Successivamente prevale una scelta oggettuale che si distingue  nel tempo in concetti formali atti a definire delle emergenti immagini – evento. Un’autonoma quasi scrittura vegetante viene suggerita nei suoi libri lignei, scrittura che tende a spegnersi nelle quasi pagine dei più recenti, essenziali metafisici, “paginari”a parete. Tra le mostre personali: Galleria Numero, Firenze, 1961; New Vision, Londra, 1965; Internationale Kunstmesse, Galleria Schwarz, Basilea, 1973; Studio Cavalieri, Bologna, 1977; Galleria Blu, Milano, 1978;  Palazzo Diamanti, Ferrara, 1987; Palazzo Ducale, Urbino, 1992; Galleria Niccoli, Parma, 1995;  Galleria Kaze, Osaka, 2000; Galleria Civica di Termoli,  2004; Galleria Peccolo, Livorno e Musma, Matera, 2007; Galleria Ricerca d’Arte, Roma, 2008. Tra le pubblicazioni letterarie: Racconti della serie O (Carte segrete n.10, Roma, 1969); Spostamento verso il grigioUn uno (La Nuova Foglio, Macerata, 1972 – 1977); Anennodi (Scheiwiller, Milano, 1980); Testi – immagine (Elle Ci, Roma, 1980); Il collezionista di vuoto (Il Belpaese n. 6, Camunia, Milano 1987); AmbeunoMonasterileRacconti del più e del meno (Empirìa, Roma, 1987 – 1995 – 2002); Signor RongisImpercezioneOltre Nord (Campanotto, Udine, 1991 – 2001 – 2003); Traessere (Album Fermenti, Roma, 1996); Zoonube (Il Bulino, Roma 1997); Poesie e proesieStremisti collezionisti (Le impronte degli uccelli, Roma, 2003 -2009); EstremadeEstremiEgostanze (Anterem, Verona, 1992 – 1998 – 2005); Ricco in chicco (Ombrone, Pistoia, 2009); Divario (Edizioni Peccolo, Livorno, 2009).

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