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La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

lunedì 20 febbraio 2012

Daniele Gennaro


  
Daniele Gennaro, Escape l’utilizzo delle parole,

con un’opera d’arte fuori testo di Prisco De Vivo.

  Plaquette di arte-poesia a tiratura limitata (199 esemplari numerati a mano). Edizioni L’Arca Felice, Salerno 2010, pp.16, più una stampa fuori testo.




 Daniele Gennaro costruisce, con Escape l’utilizzo delle parole, una silloge poetica sapientemente nervosa, dai tratti sempre instabili  e cangianti,  fitta di visioni sorprendenti, in cui la parola amplifica una serie di infinite e multiple dimensioni: una raccolta che ci mostra gli impressionanti “doppi fondi” della realtà, che appare sinuosamente mutevole, franta, e  che infine si rifiuta di sottoporre il proprio mobile volto ad una sola direzione, ad un’unica prospettiva.  


  Daniele Gennaro, nato ad Alessandria nel 1959, si è laureato in Medicina e Chirurgia  specializzato in Psichiatria. Da vent’anni lavora come psichiatra nei Servizi Pubblici di Alessandria e come psicoterapeuta in ambito libero-professionale. Ha pubblicato nel 2009 la prima raccolta poetica Anche Carver ha scritto poesie, LietoColle Editore.
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