Libri di arte, poesia e filosofia

La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

mercoledì 22 maggio 2013

Shin Tanabe su Marco Furia



Shin Tanabe, direttore del periodico giapponese 

"Delta" 

Revue internationale pour la poésie expèrimentale (d'avant-garde)

ha segnalato sull'ultimo numero della rivista il libro 
di prosa poetica di Marco Furia La parola dell'occhio 



Edizioni L'Arca Felice





"Delta" numero 34 mai 2013













lunedì 20 maggio 2013

Michelangelo Buonarroti



Michelangelo Buonarroti

Rime
(clicca su Rime per leggere tutte le poesie)






Come può esser, ch'io non sia più mio?
O Dio, o Dio, o Dio!
Chi m'ha tolto a me stesso,
ch'a me fosse più presso
o più di me potessi, che poss'io?
O Dio, o Dio, o Dio!
Come mi passa el core
chi non par che mi tocchi?

Che cosa è questo, Amore,
c'al core entra per gli occhi,
per poco spazio dentro par che cresca;
e s'avvien che trabocchi?




Pietosa e dolce aita
tuo, donna, teco insieme,
per le mie parte streme
spargon dal cor gli spirti della vita,
onde l'alma, impedita
del suo natural corso
pel subito gioir, da me diparti.
Po' l'aspra tuo partita,
per mie mortal soccorso,
tornan superchi al cor gli spirti sparti.
S'a me veggio tornarti,
dal cor di nuovo dipartir gli sento;
onde d'equal tormento
e l'aita e l'offesa mortal veggio:
el mezzo, a chi troppo ama, è sempre il peggio.



venerdì 3 maggio 2013

Al Teatro dei Dioscuri





Mercoledì 8 maggio 2013 

alle ore 18.00 
sarà presentata a Roma 
nel Complesso di Sant'Andrea al Quirinale 
Teatro dei Dioscuri 


l'Antologia 
Percezioni dell'invisibile

curata da 
Giuseppe Vetromile

Edizioni L'Arca Felice
L'evento è organizzato dalla Presidenza Regionale C.A.P.IT Lazio, 
in collaborazione con la F.I.A.L. (Federazione Italiana Attività Letterarie)

Presentazione e saluti: Paola Rufo

Relatore: Raffaele Urraro

Saranno presenti e leggeranno i loro testi i Poeti autori dell'Antologia: 

Lucianna Argentino

Pasquale Balestriere 
Floriana Coppola 
Giovanna Iorio 
Ketti Martino 
Cinzia Marulli Ramadori 
Marco Righetti 



                   




mercoledì 1 maggio 2013

Questionario di poesia (50) Vincenzo Gasparro




Mario Fresa


 Questionario di poesia (50)
     
Vincenzo Gasparro 


Qual è il segreto progetto a cui tende la tua scrittura?

Cercare di capire il senso del mondo al di là delle apparenze , per questo il senso religioso e del mistero sono molto presenti nel mio lavoro.
 

Come nasce, in te, una poesia?

A volte per liberarmi dall’angoscia esistenziale rivisito l’immaginario dei miei amori, della mia infanzia perduta e canto la bellezza di Gaia, altre volte riscrivo poeticamente libri  che mi suggestionano e che si nutrono degli stessi dubbi della mia riflessione. Utilizzo anche temi e suggestioni che mi provengono da altri linguaggi.




Un poeta parla di ciò che realmente vive o di ciò che vorrebbe ricevere, e che sempre gli sfugge?

Parlo di ciò che vivo senza l’illusione di ricevere in cambio qualcosa, se non la consolazione di trovare,a volte,qualche parziale risposta al lavorio della mia officina intellettuale.




La poesia è salvazione?

No. A volte, fugacemente, ci aiuta a sopportare il dolore della vita.




A quale gioco della tua infanzia vorresti paragonare la tua poesia?

Alla lippa che è un andirivieni sulla strada a contare i passi del tempo.




Che cosa ti ha insegnato la frequentazione della scrittura poetica?

A guardare dentro la nudità della mia anima nello  spaziotempo curvilineo che ci avviluppa e da cui nasce la meraviglia e lo stupore.




Qual è il grado di finzione e di mascheramento di un poeta?

Quasi tutto è mascheramento perché il poeta gioca come il gatto col topo e il lettore deve decostruire il livello profondo della poesia reinterpretando il testo con la propria sensibilità, le proprie fobie e i fantasmi personali.




Vorresti citare un poeta da ricordare e da rivalutare?

Assunta Finiguerra con la sua carica poetica aspra e dolente. Un caso letterario ignorato.




Qual è il dono che augureresti a un poeta, oggi?

L’ascolto. Dei poeti si parla, per il lampo d’un mattino, quando sono morti, ma una società che non dà ascolto alle narrazioni dei poeti è destinata alla barbarie.




Puoi citare un verso che ti è particolarmente caro?

“Io sono il giardiniere e sono il fiore” di Mandel’Stam. L’uomopoeta vero è al contempo giardiniere e fiore che cura il giardino edenico che Dio o il caso ci ha consegnato.





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