Libri di arte, poesia e filosofia

La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

martedì 14 febbraio 2012

Francesco Osti



 
Francesco Osti, Viale Orobie

con dipinti di Michele Mazzanti



Libro di arte-poesia a tiratura limitata (199 esemplari numerati a mano).

Collana «Coincidenze», Edizioni L’Arca Felice, Salerno MMXI,

pp. 24, più una litografia fuori testo.


Scrive Mario Fresa, a proposito della nuova raccolta di Francesco Osti: «si intuisce, nelle sue prose, la volontà di iscrivere il pensiero in una forma di esatto, pacato, rigoroso controllo; e appunto l’adozione di una lingua così accuratamente vigile e composta consente al poeta di esprimere, con una definita compiutezza, il senso finale della sua scrittura: e cioè il desiderio di rilevare e di far emergere, con pochi tratti essenziali, gli stupori nascosti e i sotterranei prodigi incisi nella dimensione quotidiana dell’esistenza, in cui la stessa vicenda personale si trasforma in un prezioso, continuo incanto immaginario, dividendosi tra lirica stupefazione e vivida e concreta testimonianza di vita».



Francesco Osti nasce a Morbegno (Sondrio) nel 1976, qui vive e lavora. Suoi testi sono apparsi su alcune riviste ed antologie fra cui Nuovissima poesia italiana (Oscar Mondadori, 2004), La riqualificazione urbana (Coen-Tanugi Editore, 2006) e «Almanacco dello Specchio» (Mondadori, 2007). Nel 2005 è uscito presso l’editore LietoColle il suo primo libro intitolato Errore di sintassi, seguìto nel 2010 da Itinerari edito da Stampa2009. Nel luglio 2007 è stato fra i finalisti del premio CetonaVerde Poesia.

 

 

 

 

…la notte non è simmetrica, non ha ritmo in fabbrica. La macchina è trasparente ed è un regolare fruscìo: la ragazza che la manovra in quest’aria di colla ha un profilo Maya e un tratto forte che le segna il volto. Mi sembra di vedere un fascio di colore sulla gradinata di quel tempio…


 

 

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