“Orodè Deoro si
pone con un segno disperatamente poetico, testimone della fine di un’epoca”,
scrive il critico Gian Ruggero Manzoni dell’eclettico artista italiano (nato a
Taranto nel 1974) attivo anche nella scena internazionale. Ha ricevuto nel 2009
il Premio Nazionale Enzo Fani (Akkademia dei Prossimali) per la sezione Pittura;
nello stesso anno è stato vincitore del Premio Celeste Voto Online.
Principalmente dedito alla pittura, Orodè è anche performer e mosaicista,
presso la
Casa-Museo Vincent City, a Guagnano (LE), i suoi mosaici
Fragmentart - fusione materica di ceramiche, specchi e pietre- abbracciano
elementi scultorei e pittorici correndo per oltre 250 mq sulla superficie
muraria interna ed esterna della struttura.
Negli ultimi due
anni, varie le performances pittoriche con amici musicisti, poeti e attori con
il fine di realizzare degli spettacoli totali. Utilizzando un disegno che
definisce “semi-automatico”, ed una pittura segnica, incide sulla carta delle febbrili
figure femminili. Scrive a proposito Serena Pisano: “Nel costante uso di colori caldi accordati a livide
tonalità si dipana l'intreccio tra musica e pittura, il cui ritmico evolversi
si traduce in un istintivo ansante sussulto gestuale. Così l'artista traspone
nell’opera l’intima ribellione contro l’alienante sofisticazione contemporanea,
mentre la carta cattura le fiamme delle più tormentate e insistenti passioni
umane.”
Sito d’arte: www.fragmentart.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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