Libri di arte, poesia e filosofia

La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

domenica 18 marzo 2012

Bruno Conte


    Bruno Conte



Bruno Conte è nato a Roma nel 1939. Espone alla VII e VIII Quadriennale di Roma nel 1955 e nel 1960. Nel 1956 alla XXVIII Biennale di Venezia. Tra il 1959 e il 1961 elabora immagini con testi poetici e sviluppa la sua parallela attività letteraria. Nei primi anni '60 le pitture acquistano consistenza materica. Successivamente prevale una scelta oggettuale che si distingue  nel tempo in concetti formali atti a definire delle emergenti immagini – evento. Un’autonoma quasi scrittura vegetante viene suggerita nei suoi libri lignei, scrittura che tende a spegnersi nelle quasi pagine dei più recenti, essenziali metafisici, “paginari”a parete.
Tra le partecipazioni: Arte sperimentale, Museo Civico di Torino, 1967; Autoritratti del '900, Galleria degli Uffizi, Firenze, 1983; XLII Biennale di Venezia, 1986; The artist and the book MoMA, New York 1992; Lavori in corso, Macro, Roma, 1999; Artisti del XX secolo, Ministero degli Esteri, Roma, 2003; XIV Quadriennale di Roma e Expo di Aichi, 2005; Il libro come opera d’arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2006. Tra le mostre personali: Galleria Numero, Firenze, 1961; New Vision, Londra, 1965; Internationale Kunstmesse, Galleria Schwarz, Basilea, 1973; Studio Cavalieri, Bologna, 1977; Galleria Blu, Milano, 1978;  Palazzo Diamanti, Ferrara, 1987; Palazzo Ducale, Urbino, 1992;
Galleria Niccoli, Parma, 1995;  Galleria Kaze, Osaka, 2000; Galleria Civica di Termoli,  2004; Galleria Peccolo, Livorno e Musma, Matera, 2007; Galleria Ricerca d’Arte, Roma, 2008.
Tra le pubblicazioni letterarie: Racconti della serie O (Carte segrete n.10, Roma, 1969); Spostamento verso il grigioUn uno (La Nuova Foglio, Macerata, 1972 – 1977); Anennodi (Scheiwiller, Milano, 1980); Testi – immagine (Elle Ci, Roma, 1980); Il collezionista di vuoto (Il Belpaese n. 6, Camunia, Milano 1987); AmbeunoMonasterileRacconti del più e del meno (Empirìa, Roma, 1987 – 1995 – 2002); Signor RongisImpercezioneOltre Nord (Campanotto, Udine, 1991 – 2001 – 2003); Traessere (Album Fermenti, Roma, 1996); Zoonube (Il Bulino, Roma 1997); Poesie e proesieStremisti collezionisti (Le impronte degli uccelli, Roma, 2003 -2009); EstremadeEstremiEgostanze (Anterem, Verona, 1992 – 1998 – 2005); Ricco in chicco (Ombrone, Pistoia, 2009); Divario (Edizioni Peccolo, Livorno, 2009).

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