David Eloy Rodríguez
Il desiderio è un ospite
Traduzione
di Lorenzo Mari
Dipinto fuori testo
di Marco Vecchio
Edizioni L'Arca Felice
David Eloy Rodríguez, nato a Cáceres (Extremadura) nel 1976, vive a Siviglia.
Poeta e operatore culturale, ha pubblicato i
libri di poesia Chrauf (1996), Miedo de
ser escarcha (2000, premio internazionale Surcos), Asombros (2006,
con illustrazioni di Miki Leal), Los huidos (2008) e Para
nombrar una ciudad (2010, premio internazionale Francisco Villaespesa)
ed è co-autore, insieme a Miguel Ángel García Argüez e José María Gómez Valero,
del libro di favole poetiche Este loco mundo. 17 cuentos (2010). Cura
diversi progetti artistici in cui la poesia entra in relazione con la musica e
con altre arti, dedicandosi in particolar modo al laboratorio di azione e
creazione poetica La Palabra Itinerante.
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OSPITALITÀ
La
risata profuma di radice e di cielo sereno,
conosce
tutto quello che conoscono le lucciole.
La
risata eleva in volo gli aquiloni pesanti
dei
sogni senza vincoli, a voce alta.
La
risata è una provincia senza governo,
una
barca che ha l’oblio come equipaggio.
Esistono
posti senza afflizioni. Lì
siamo
i mozzi delle barchette di carta
che
costruiamo da bambini.
Lì
si fa vero il mondo
che
ha le dimensioni dell’estate,
che
ha lo stesso tatto della musica.
In
una casa enorme con tutte
le
porte aperte ebbe luogo
una
pausa, una pace, una concordanza,
un
aggroviglio di gioie unite.
In
quel momento tutti fummo legno
dello
stesso albero che nessuno,
mai,
sarebbe riuscito a potare.
HOSPITALIDAD
La
risa huele a raíz y a cielo despejado,
sabe
todo lo que saben las luciérnagas.
La
risa hace volar las cometas graves
del
sueño en voz alta, desmandadas.
La
risa es una comarca sin gobierno,
un
barco cuya tripulación es el olvido.
Hay
lugares sin daño. Allí
somos
grumetes de barcos de papel
que
construimos en la infancia.
Allí
se verifica que el mundo
tiene
dimensiones de verano,
el
mismo tacto que la música.
En
una casa enorme con todas
las
puertas abiertas hubo
una
pausa, una paz, un acuerdo,
un
manojo de alegrías juntas.
Fuimos
todos entonces madera
del
mismo árbol que nadie,
nunca,
conseguiría talar.
Lorenzo Mari, nato a Mantova nel 1984, vive e lavora a Bologna. Presente in alcune
riviste e antologie poetiche, ha pubblicato le raccolte Pellegrinaggio senza Endimione (2007, premio Alessandro Tanzi) e Minuta di silenzio (L’Arcolaio, Forlì,
2009). Collabora con l’associazione culturale bolognese Malicuvata
(www.malicuvata.it) e con la rivista di poesia di Pavia «Farepoesia».
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