Mario Fresa
Questionario di poesia (2)
Questionario di poesia (2)
Alessandro Ramberti
Qual è il segreto progetto a cui tende la tua scrittura?
Forse una ricomposizione dell’anima: il tendere a un Oltre che sia memoria di un qui.
Come nasce, in te, una poesia?
Dal desiderio che è appunto una tensione alla cura dello spicchio di universo in cui ci troviamo a vivere.
Il poeta parla di ciò che realmente vive o di ciò che vorrebbe ricevere, e che sempre gli sfugge?
Sono presenti e necessarie entrambe le condizioni per creare quella tensione desiderante di cui si parlava.
La poesia è salvazione?
No. Non lo è in sé. Ma può essere una modalità di comunicare/esprimere/condividere che indica percorsi di salvezza. Inoltre ci sono delle poesie che sono di fatto preghiere: in questo caso si può dire che implicano un cammino salutare.
A quale gioco della tua infanzia vorresti paragonare la tua poesia?
Alla gimkana: abilità, destrezza, contatto con la terra, tensione verso una meta.
Che cosa ti ha insegnato la frequentazione della scrittura poetica?
Che il linguaggio più diventare un ritmo immaginifico.
Qual è il grado di finzione e di mascheramento di un poeta?
Senz’altro minore di quello presente nelle maschere che assumiamo quotidianamente.
Vorresti citare un poeta da ricordare e da rivalutare?
Gerard Manley Hopkins.
Qual è il dono che augureresti a un poeta, oggi?
L’apprezzamento sincero e disinteressato di 25 lettori.
Puoi citare, spiegando perché, un verso che ti è particolarmente caro?
«Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?»(Sal 8,5): un invito all’umile responsabilità a cui ciascuno è a suo modo chiamato.
Plaudo all’attenzione rivolta ad Alessandro Ramberti, poeta e persona di qualità. Autentiche le risposte, due delle quali ho particolarmente apprezzato: A quale gioco della tua infanzia vorresti paragonare la tua poesia? Alla gimkana: abilità, destrezza, contatto con la terra, tensione verso una meta; Qual è il grado di finzione e di mascheramento di un poeta? Senz’altro minore di quello presente nelle maschere che assumiamo quotidianamente. Ad Alex Ramberti, a Mario Fresa e a tutti i miei più cordiali saluti, Marco Scalabrino.
RispondiEliminaTroppo buono Marco :) e grazie a Mario. Buona continuazione d'estate!
RispondiEliminaAlessandro
ottimo intervento, i miei complimenti..
RispondiEliminar.m.