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La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

martedì 13 gennaio 2015





Su Farapoesia, 


dedicata ad Assolo per mia madre 

di Maria Pina Ciancio 


(Edizioni L’Arca Felice, 2014)



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"La poetessa ha superato se stessa con questa raccolta 
donando al lettore la certezza che il silenzio, anche 
quello eterno, ha doni per l’Umanità"






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