Libri di arte, poesia e filosofia

La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

venerdì 23 novembre 2012






Massimo Dagnino

Adolescenza









Di Massimo Dagnino ho sempre apprezzato alcune precise caratteristiche, quasi ossessive, e soprattutto in grado di determinarne e muoverne efficacemente il carattere. Due in particolare, presenti nel suo lavoro poetico come nei suoi disegni: la precisione del segno e la progettualità, sotterranea quanto decisiva, che dà valore di unitarietà alle sue composizioni, pur realizzate per frammenti. Tutto questo si ritrova perfettamente anche nei nuovi sviluppi del suo operare, dove la concretezza fisica dei luoghi e delle immagini risponde a quel tanto di sottilmente enigmatico disegno che li percorre. Il lettore non può, allora, non essere affascinato dal vivo attrito con la materia – ma la materia, anche, inerte o sporca – che si manifesta in ognuna di queste composizioni, quasi in ogni testo, e che sembra come fotografata in luoghi al tempo stesso marginali quanto emblematici della “fatica”, dall’utile disagio dell’uomo nel suo rapporto con le cose, con la resistenza del mondo esterno. L’adolescenza - che è, dopo tutto, ambigua condizione di passaggio e dunque ancora carica di virtualità nella nostra esperienza – ci viene suggerita come momento chiave di questa suite; e il senso del passaggio, dell’inoltrarsi verso qualcosa che è sempre, almeno in parte, ignoto, viene introdotto qui dal poeta-artista attraverso alcuni precisi elementi, come il binario, il treno che va, la sala d’aspetto. E insieme il vivo squallore del paesaggio e il senso di inadeguatezza o di ferita sempre misteriosamente aperta di chi vive “all’interno / di una separazione”.
Poeta solido, Massimo Dagnino, per motivazioni profonde e forma. Poeta tra i più originali e maturi della generazione degli oggi quarantenni.


Maurizio Cucchi  



                      







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