Francesca
Moccia
erbaluce
Prefazione
di Maurizio Cucchi
Disegni di Massimo Dagnino
È IL SESSANTESIMO
TITOLO DELLA COLLANA «COINCIDENZE».
QUEST’OPERA PREZIOSA
È STATA IMPRESSA NEL MESE DI MAGGIO 2015
ED È PROPOSTA AGLI AMATORI DA 1 A 199 ESEMPLARI NUMERATI A MANO.
EDIZIONE DI
ARTE-POESIA A CURA
DELL’ASSOCIAZIONE
CULTURALE «L’ARCA FELICE»
©
Illustrazioni
di Massimo Dagnino
"L'energia speciale e l’originalità della poesia di Francesca Moccia si impongono sempre già alla prima lettura. Si rimane coinvolti nei suoi arditi gorghi di immagini, nella logica tutta particolare dei loro sviluppi, e si finisce col tornare sui propri passi, sui suoi passi poetici, spinti dal desiderio di perlustrarli più a fondo, di affidarsi con fiducia alla sottigliezza acutissima di un dire tanto enigmatico quanto composto e sicuro nella forma."
Maurizio Cucchi
Ho riaperto lo
sguardo
bianco era il tuo
corpo
lunghe onde erano
venute
a lambire cuore e
sangue
dedalo disperato. Tra
alghe
e onde le ciglia
dischiude
sovrano. Quanto era
durata l’assenza?
Sonno vieni e
guarda quanto conosco.
Tieni
stretto la rete e l’onda
ancora trapassa la
carne
rantola nella gola
del
gabbiano.
Nuvole basse come
gonne
gelate le gambe dei
canali,
sottofondo le
macchine
scorrono al
rallentatore
filtrano sopra gli occhi
finestrino posteriore,
acqua
gelata
scorre.
Francesca Moccia è nata a Ponte (BN) nel 1971.
Sue poesie sono presenti in varie antologie tra cui I poeti di vent’anni a cura di M. Santagostini (Stampa, Varese, 2000); Nuovissima poesia
italiana, a cura di M. Cucchi e A. Riccardi (Mondadori,
Milano, 2004) e nel primo numero di «Orchestra», direttore M. Cucchi (LietoColle, Como, 2007). La muffa del creato (LietoColle, Como, 2005) è la sua opera prima. Nella collana Poesia di ricerca, ha pubblicato, con Jack Underwood Wilderbeast
(EDB, Milano, 2013). Una silloge di poesie è apparsa su «Il Monte Analogo» (novembre 2010).
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