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La parola verso proviene dal verbo latino vertere, cioè «capovolgere», in particolare la terra con un aratro. Il verso è allora un solco, una linea dritta in cui l’uomo col proprio lavoro pone i suoi semi che germoglieranno: nel verso, così, convergono la linearità naturale degli eventi e l’impegno fruttifero del pensiero umano.

giovedì 6 giugno 2013



Sulla rivista "Noidonne" fondata 
a Parigi nel 1937 da Marina Sereni, 
nel numero di giugno 2013, c'è una bella recensione di Luca Benassi 
dedicata all'antologia Percezioni dell'invisibile curata 
(Edizioni L'Arca Felice)








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